ARTI DECORATIVE - SECESSIONE VIENNESE, LABORATORIO TOTALE

WIENER WERKSTATTE
LABORATORIO TOTALE
Il 19 maggio 1903, nel registro commerciale di Vienna, viene iscritta da Josef Hoffmann e Kolo Moser la società Wiener Werkstätte - cooperativa a responsabilità limitata - produzione di opere di artigianato artistico. I due esponenti della Secessione viennese, nel giro di 30 anni, cioè sino al 1932, danno vita ad un’esperienza eccezionale e sicuramente irripetibile. Una specie di "laboratorio totale" il cui programma consisteva nel ricostituire la perduta unità di forma e valore d’uso, con un’attenzione minuziosa nei confronti dell’oggetto di normale impiego, che doveva accoppiare funzionalità e qualità estetica, integrandosi perfettamente con l’ambiente per cui era stato progettato. Un’attenzione che coinvolgeva moltissimi materiali, dai più ricchi ai più poveri: oro e metalli smaltati, vetro, ceramica, carta, stoffa. Una produzione vastissima che va dalle architetture, come Palazzo Stoclet a Bruxelles (progettato da Hoffmann e interamente arredato dalla WW), al cofanetto di ottone o di cuoio, dalla cartolina illustrata al gioiello unico, dal libro d’arte al manifesto. Il tutto nell’obiettivo di liberare la Bellezza Assoluta dalla sua torre d’avorio per restituirla alla vita quotidiana.
Un episodio chiarificatore della filosofia aziendale della WW: Wimmer visita Palazzo Stoclet e, notando che Madame Stoclet - pur vestita deliziosamente secondo l’ultima moda francese - non è in sintonia stilistica con quanto era stato progettato dalla WW, comprende che è necessario creare anche un settore dedicato alla moda, ovviamente viennese. Alcuni degli oltre 200 artisti che, a vario titolo e in tempi diversi, hanno collaborato con la WW: Gudrun Baudisch Wittke, Carl Bräuer, Carl Otto Czeschka, Philipp Häusler, Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Dagobert Peche, Eduard Josef Wimmer Wisgrill.
1999 Filippo Maria Patella
(tratto da ART GM, Anno II, numero 2)