ARTI DECORATIVE - ESPERIENZA ARTIGIANA

ARTE E ARTIGIANATO
"Definire i rapporti con l’arte sembra dunque necessario punto di partenza, e partiremo dal passato, quando l’artigianato era solo ed efficente modo di produrre. Artigiano era allora quello che lavorava insieme all’artista e ne eseguiva l’opera, era esecutore e collaboratore: lo scalpellino che faceva i capitelli ... o l’orafo o il mosaicista. Lavorava cioè accanto all’artista e diveniva quasi la sua mano per tradurre in materia e cioè realizzare le sue idee. Altre volte l’artigiano era egli stesso l’ideatore, vale a dire che per opere di minore impegno, richiedenti minore cultura o levatura mentale bastava da sé alla creazione ... Arte e artigianato erano collegati strettamente, necessari l’uno all’altro e trapassanti dall’uno all’altro senza definiti limiti ... Ma c’è pure un significato deteriore di artigianato, che applichiamo a volte, quando definiamo artigianeschi certi oggetti, o anche quadri ... se non ci vediamo altro che una manualità la quale ha fatto sue certe ricette, e le ripete, ma con prevalere questa volta della mano sullo spirito, dove nelle opere riuscite abbiamo tra di essi perfetta rispondenza. Questo significa che l’autore non ha saputo stare nei suoi limiti, e invece di lavorare nel campo che gli era proprio, dove poteva avere riuscita positiva, ha preteso di abbracciare un mondo più vasto di pensieri che non poteva capire ... Quando Picasso fa un vaso, Braque o Lurçat un arazzo, Dufy una stoffa, Aalto un mobile, Moore un cestino di legno e di corde, non è facile nè necessario dire se sia artigianato oppure arte. Naturalmente i rapporti dell’artigianato non possono essere con l’arte in generale, ma con quella del proprio tempo ... Questa collaborazione e comprensione fra artigiano e artista, ripresa da qualche tempo, è un avvenimento assai importante, da favorire e stimolare, dal quale solo si può aspettare il risanamento dell’artigianato dal punto di vista estetico" (Giusta Nicco Fasola, Esperienza Artigiana, n. 1, febbraio 1949, p. 7-8).
1999 Filippo Maria Patella
(tratto da ART GM, Anno II, Numero 2)