ARTI DECORATIVE - BOMBONIERE

LE BOMBONIERE... 31° SUPPLIZIO
Dopo l’anello, la berlina, il bollimento, i ceppi, la crocifissione, la decapitazione, l’eculeo... (30 supplizi rappresentati nell'incisione) esiste un altro terribile supplizio, il trentunesimo, costituito dal problema bomboniera. Ogni giorno, centinaia di uomini e donne decidono di sposarsi: è un evento bellissimo nella vita delle famiglie italiane, scuote la pigrizia di molti e spinge altri a radicali cambiamenti. Tutte le difficoltà burocratiche ed organizzative legate alla preparazione del matrimonio, in genere, con pazienza e concretezza vengono superate brillantemente. Le due famiglie si dividono, come da tradizione, i compiti e le responsabilità economiche: di buon accordo i futuri coniugi procedono verso il loro felice futuro. Ma giungono ad un ostacolo ostico e spesso insormontabile: le bomboniere! Se per altri tipi di problemi è facile trovare esponenti delle due famiglie in contrasto fra loro, in questo caso si realizza immediatamente una chiarezza esemplare: il problema lo deve risolvere la sposa e, indirettamente, la sua disgraziata famiglia! Cosa dare agli invitati per bomboniera diventa l’argomento scottante e inquietante che divora il tempo mancante alle nozze, e rende tutti nervosi e incerti. La ricerca di un qualcosa di accettabile, economicamente in linea con lo status della famiglia, spesso si trasforma in una resa alla banalità e alla vorace intraprendenza di negozianti abili, conformisti quanto furbi sfruttatori delle debolezze altrui. Nel 99% dei casi vince la scelta più insignificante, con l’acquisto di un oggetto assolutamente e disperatamente inutile. Un oggetto di cui l’invitato non saprà che farsene, se non depositarlo in bella vista per i primi tempi, e in soffitta successivamente. Dei problemi del ricevente non ci occuperemo poiché siamo convinti di poter risolvere la cosa a monte. Nel momento in cui una coppia decide di convolare a nozze, ecco, allora è il tempo per capire qual’è la soluzione giusta al problema bomboniera. Non bisogna ridursi all’ultimo, bisogna subito affrontare il problema dal verso più corretto.
Decidere di dare agli invitati un oggetto utile, che significhi qualcosa, che attesti il nostro livello culturale e sociale: qualcosa che ci renda orgogliosi della scelta e ci faccia additare dagli altri per il nostro coraggio, contro una tradizione a volte poco intelligente.
E così decideremo di dare una acquaforte, una stampa originale. Ci costerà, forse, qualcosa in più ma non è detto. Ma il matrimonio si fa una volta sola nella vita (o almeno tutti lo sperano). Una stampa sarà un oggetto utile e veramente decorativo. Potremo anche con discrezione suggerire il soggetto all’artista-incisore. Una stampa sarà subito incorniciata e, nel tempo, acquisterà valore commerciale. Una stampa sarà un oggetto unico: l’avranno solo gli invitati a quel matrimonio e nessun altro. Una stampa farà piacevolmente ricordare gli sposi come due persone culturalmente evolute. Una stampa arrederà per sempre e in modo dignitoso (se così si può ancora dire) un angolo di una casa o di uno studio.
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